.........ad un tratto Linuzza introdusse un dito nel taganu inzuppandolo di sugo e disse: -“Titi provalu, vidi chi cci'ammanca”; è senza darle respiro gli infilò il dito in bocca.
Titiddu traballò; però ormai aveva deciso, non poteva dare un passo indietro, era l'occasione che aspettava.
Con un movimento rapido e preciso, infilzò la sua fredda mano intra 'ddi minni ca parivanu stufi, ne tirò fuori una succhiandole il capezzolo; l’aureola rosacea e gonfia, gli riempiva in pieno la bocca, quelle sue tette dolci e allo stesso tempo salate erano goduria per Titiddu, Linuzza mancu s'arriminà............!!!!!!!!
....tratto dal libro, "Cosi ca putissuri succediri a Naro".....!!!!
giovedì 12 giugno 2008
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