domenica 10 settembre 2017

                       


LE DUNE

Romanzo corto parzialmente veridico
                                                                                                     
La suoneria della mia sveglia non si fece aspettare……. è  affannosamente valido,  chi ti consiglia che alle 7 del mattino  sia  l’ora giusta per alzarti è giostrare quel monotono, con piacere, piano che   mettevo in atto religiosamente tutte le domeniche……..un bel bicchierotto di acqua tiepida con  aggiunta di bicarbonato (una punta di cucchiaino), fa si che si risveglino quei maledetti intestini pigri che mi accompagnano da una vita…a seguito un bel tazzone di brodo di caffe, antitesi del tipico caffè da bar e un paio di biscotti integrali mi rinfrancano da quel imbambolimento mattiniero che  nel fondo tutti ne siamo presi…….la Domenica è un giorno speciale anche per coloro che cercano nel niente un qualcosa che non ne vale la pena…….io cercavo quel niente nella mia solita e quotidiana passeggiata in riva al mare, quel mare che coscientemente mi dominava  e con il suo effluvio mi  energizzava poeticamente più di tante altre cose….mi eccitava il fatto puerile di dovere camminare per 2 ore consecutive percorrendo quel tratto di spiaggia incantevole e semplicemente piacevole,   un rinfrancamento   per  l’animo, per l’intelletto,   suscitandomi un senso di benessere, di godimento interiore: un effluvio, un profumo, un  venticello, purché lieve, non molesto;   con il  cielo sereno e temperatura gelide; Gennaio è un mese freddoloso, sabbie fredde e acqua gelida non fanno comunione con i miei piedi scalzi, non capisco però il fatto che l’acqua sia più calda della sabbia, sarà un problema di fisica applicata o di densità  irragionevole dei due elementi tirati in causa……..comunque sia, mi eccitava  (lasciando il sesso fuori) il fatto di sentire le due temperature differenti al contatto dei miei sensibilissimi plantari…….camminavo e respiravo, ascoltavo e vedevo , percepivo e assorbivo attimi e momenti, a volte musica messicana o semplicemente quel brano d’opera lirica che tanto mi appassionava ……il tutto mi rendeva avido di conoscenze o semplicemente critico di qualche mattiniero passante che incontravo nel mio tragitto…….LE DUNE, un tratto di spiaggia dopo Cannatello è prima del vero san Leone ….un posto semplice, piacevole, e minimamente selvaggio, violato solamente da una dozzina di piccole edificazione che si affacciano sullo sfondo,   con il fine egoistico di mantenere una visuale diretta sul quel mare che li rimprovera ad ogni secondo per l’oltraggio subito, cose assurde che succedono nell’Agrigentino……camminavo sospirando aria buona e fedele, camminavo osservando e criticando  (un dono genetico), però godevo e allo stesso tempo mi congratulavo con chi in quel momento non faceva atto di presenza, camminavo però osservavo,   desideroso di trovare, di ricevere qualche dono del mare che riempisse le mia innata curiosità…… raccoglievo legnetti usurati  , conchiglie stravecchie, pezzetti di terra cotta quali esempio di resti di antichi (forse) manufatti romani, ( con ipotetico riferimento alle   guerre puniche ) quel tratto di mare si valorizza per avere nel suo ventre centinaia di relitti testimonianza veridica di guerre marinaie passate, però,   che ancor oggi si continuano a rileggere nei testi scolastici…… manici di anfore, frammenti di vasellame,  di  tutto  per esaudire la mia voglia di scovare in loro un fulmine di notizia……il mare movimentato mi accompagnava,    mi rilassava energizzando mente e spirito……un vecchio, ceco di un occhio, mi riconosceva  e dopo  il suo saluto scambiavamo quattro chiacchere, arrivava da Vittoria nel ragusano, era appassionato di ricerche marinare, con il suo rudimentale cerca metalli setacciava a più non posso gran parte  della spiaggia, mi incuriosiva la sua pala da muratore, bucherellata a modo di scolapasta, gli rendeva più facile la cernita della sabbia, specialmente quando la sua destrezza lo portava a cercare nelle basse acque del bagnasciuga, mi raccontava delle sue avventure sul litorale sud della Sicilia, da Sciacca fino ad arrivare a Pozzallo; monete, piccoli oggetti metallici erano i suoi preferiti, però si accontentava anche di monete attuali quali euro e anche vecchie lire……..io per il resto camminavo con gli occhi in giù, la mente in alto, i polmoni saturi di buona aria e allegro canticchiavo un qualunque brano della Tosca, Puccini fù un genio…..quella domenica odorava un buon vento, il buon profumo di alghe fresche  mi allietava enormemente, prolungando cosi la  loro fragranza……..un venticello soffiava leggermente da dove calava il sole, forse un ponente o una tramontana…..io camminavo, semplicemente camminavo, affondavo leggermente i piedi nella fredda sabbia oramai con destrezza, non stancavo……camminavo fiero sicuro e altivo……quell’attimo fu fatale…….. mi incuriosi un pezzetto di qualcosa che spuntava dalla sabbia per circa 3 0 4 cm, qualcosa di rettangolare direi 3 cm di largo, lo taste con il dito grande del piede destro, era morbido è a primo esame non feci altro che camminare per altri 10 metri, mi fermai incuriosito, tornai indietro, mi sono chinato cercando di scoprire l’oggetto in questione, con il dito indice allontanai la sabbia tutto intorno, sembrava un oggetto non comune, un pacchettino,     qualcosa di non usuale….. conoscevo abbastanza bene quel posto, erano anni oramai che ricorrevo quelle spiagge per ore………… adesso   le mie  mani affondavano di più fino ad arrivare alla sua base, lo disterrai facilmente, era qualcosa di curioso……….dopo la passeggiata mi era abitudine visitare un piccolo bar nella zona turistica di SAN LEONE, oramai ero un assiduo cliente, non    necessitavo neanche chiedere, appena arrivato, la mia birra  già era sul tavolo bella fredda e rinfrescante, dopo due ore di camminata bisognava anche attendere le necessità del corpo, mi sedevo quasi sempre nello stesso tavolo (se era libero), accendevo un sigaro, generalmente di piccole dimensioni, un Mareva o al massimo un Robusto, il mio gomito sinistro doveva, per ragioni di comodità, appoggiarsi sul bordo di una piccola ringhiera di ferro, facilitandomi così il giusto gioco del sigaro stretto tra indice e medio……quella mezz’ora volava liscia……… piazzetta Aster la frequentavo anche da piccolo, mio padre lavorava sul posto, un paio di volte l’anno mi deliziava portandomi con lui, ricordo a pieno quei grossi coni doppi  di granita, scolavano da tutte le parti, indimenticabile la dolcezza e il profumo dei limone……..oggi è un luogo caotico specialmente i fine settimana, quantità di giovani vi si concentrano   cercando qualcosa che li faccia stare bene, la gioventù ha cambiato tantissimo è sono sicuro che continuerà a cambiare, come tutto del resto, l’immenso Leonardo diceva: ”Acquista cosa nella tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoperati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento”.……..disterrai quel pacchetto dalla sabbia, a prima vista era ricoperto da una spessa cappa di alghe  e materiali marini, le incrostazioni erano diventate solide  e di svariata colorazione….in quel momento non cercai neanche di ripulirlo, per il ritorno mi aspettavano altri 4 km da percorrere…….lo avvolsi in un sacchetto di plastica trovato più avanti, è continuai a camminare, questa volta più veloce,  la  curiosità di conoscere il contenuto di quel misterioso pacchettino era smisurata……la sosta al bar quel giorno non la feci, avevo deciso  un'altra rotta, l’ interesse di aprire il mio “tesoro”  incontrato era tanta…….la curiosità, la cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi…… la curiosità esiste per ragioni proprie, non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà, basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero,  non perdere mai una sacra curiosità……ed io non la persi, appena arrivato sistemai il banco di lavoro; usando cutter, forbici, pinze….rimossi il primo strato, mi apparve della tela in cui era involto l’oggetto, una tela biancastra scolorita, un bianco sporco, fradicia e spessa, legata come per ricoprire l’oggetto stesso, feci molta attenzione nel rimuoverla percepivo che si trattava di qualcosa di molto antico, di sicura appartenenza   ad un passato remoto, qualcosa che riguardasse gli avvenimenti del mondo del mare Mediterraneo……..forse documenti, cartacce, gioielli o semplicemente alghe secche……..capirai le sorprese che ti riserva la vita….la sorpresa anch’essa  è una energia, uno stato emotivo conseguente ad un evento inaspettato o contrario all'aspettativa di chi lo sperimenta, dura pochi istanti ed è in genere seguita da paura o gioia…..un momento ineffabile, come ineffabile è la vita, stavo in quel momento sfogliando il   libro della mia vita, una pagina,   ovvero la prossima, piena di nuovi avvenimenti e appassionate avventure……scopri ad un tratto la vera forma di quell’oggetto: un borsello di cuoio grezzo straformato e incanutito dal tempo e dalle inesorabilità della natura…..lo apri con delicatezza, in quelle 5 suddivisioni interne vi erano nascoste 5 monete…..fermai l’alito, inghiotti tanta saliva da rimanere a bocca asciutta, ci voleva una birra, la curiosità era stata soddisfatta, restava adesso lo sbalordimento, tirai fuori una delle 5 monete, non brillava però neanche era  opaca, con la punta di un cutter raschiai per 1 mm il bordo, usci fuori la luce, una brillantezza innata…….ERA ORO!!!!...... perché non si può dubitare del dubbio stesso…. non avere nessuna certezza, dà per scontata la certezza che non vi sono certezze…..ero profusamente confuso, pensieri e sogni occuparono la mia testa, dovevo agire con un criterio di saggezza…….la moneta si presentava pesante con un diametro di 3,5 cm, ad un lato 3 cavalli con le lettere “R”  “C” nel rovescio la testa di un uomo barbuto con capelli crespi, in testa forse una coroncina di alloro con la scritta**********…..tirai fuori le altre 4, in sostanza tutte uguali…..non ripulì l’interno, solamente lo scrollai per far uscire sabbia e sporcizie, rimise la monete al loro posto ripiegai il bordo del borsello e conservai il tutto dentro di un'altra busta……….avevo trovato un tesoro…. la ricerca del tesoro nascosto è un tema comune nella leggenda e nella finzione, ma anche nella vita reale esistono cacciatori di tesori…… il tesoro sepolto è una caratteristica importante delle credenze popolari relative ai pirati …..secondo la concezione popolare, i pirati spesso seppellivano le loro fortune rubate in luoghi remoti, con l'intenzione di tornare in un secondo momento a dissotterrarli, spesso mediante l'uso di mappe del tesoro…….mi trasformai in un pirata….stabilendo il punto esatto dove nascondere il mio tesoro senza prima tirare fuori una delle monete per ulteriori indagini……..Google mi fu di grande aiuto…….Londra, è una splendida città  (non di mio gradimento), una città in continua evoluzione; chi ha avuto la possibilità di visitarla diverse volte nell’arco degli ultimi dieci o venti anni si è potuto rendere conto di quanto velocemente e drasticamente stia cambiando e di come sembra non essere intenzionata a fermarsi…  una città un tempo lontana, geograficamente e culturalmente, che ora sembra quasi essere un’altra provincia italiana, complice ovviamente il grande flusso migratorio degli ultimi anni, ma che resta una città per molti difficile da vivere, nonostante la sua indubbia bellezza…….  dopo accurati ricerche su Google, senza ottenere un risultato soddisfacente, mi sono dedicato a cercare famosi collezionisti di antiche monete…….fra tante e-mail inviate, poche sono state le risposte, tra queste uno a cui secondo altre ricerche e altre email, sarebbe interessato a revisionare le mie monete, allora dico: è la fiducia dove la mettiamo…???... la fiducia può essere definita come un'aspettativa di esperienze, maturata sotto condizioni di incertezza, ma in presenza di certe circostanze si potrebbe entrare nel campo della speranza, del resto non mi restavano molte alternative se volevo  far conoscere a qualcuno il mio tesoretto…..dopo svariate e-mail di andate e di ritorno mi ritrovo con un tale milionario un certo  Sir Lord George H. Westhot, proprietario di: svariati hotel a 5 stelle a Londra, fabbriche di qualsiasi tipo, è quello che più mi importava, era un acerrimo collezionista di monete antiche romane, informazione ricavata da svariate ricerche ……l’ultima sua e-mail ricevuta mi chiedeva una costatazione visuale e di presenza delle mie monete, però prima voleva che gli inviassi una copia fedele di una delle monete a realizzarsi con uno stampo, e con dei materiali speciali che lui mi avrebbe inviato da Londra, entrano in gioco, il dubbio, la fiducia, la speranza e quanto altro, unendo queste sensazioni si potrebbe dire che siamo dinnanzi ad una confusione……..decido sotto suo consiglio di fare delle fotografie in alta risoluzione ed inviarle ad uno speciale indirizzo e-mail da lui fornitomi (mai capirò quello di speciale), comunque visto è considerato che i rischi sono pochi decido farlo d’immediato……..piazzo camera e cavalletto è faccio media dozzina di foto su tutti i lati delle monete anche nei bordi……spedisco e ricevo a pochi giorni la seguente e-mail…..riassumendo un poco……*I am very interested in his coins as well as seen in pictures please follow the steps I will give him in order to get in touch for any transactions thank you*………….la passione è dunque mania, in qualche modo dunque la passione diventa didattica, marcando cosi il confine tra il lecito e l'illecito….è un qualcosa che smuove, eccita e ricompensa sforzi e sacrifici……..io ne ero contento, aspettavo altre email…..è altre email arrivarono, in pochi giorni mi spedì un pacco contenente tutto il necessario per replicare in forma e misura una delle monete, mi arrivò un arsenale con sostanze chimiche, desmoldanti, induritori, paste al silicone, pennelli, spatole e un oggetto meccanico stampate con le dovute spiegazioni…. cosa più che gradita, è qua la mia sorpresa, nel fondo della scatola una bottiglia di BLUE LABEL, a conseguenza di un  mio commento rilasciato in una delle tante email, rapportato con il mio interesse al buon whisky scozzese…….ero solito considerare che ognuno di noi ha uno spazio personale, il mio, una poltroncina ad un lato di un tavolinetto in pregiato mogano con sopra un posacenere, una mezzoretta di buona fumata (preferisco i sigari)  sorseggiando un buon scozzese, bastavano per riflettere sulla vita, adesso riflettevo su quelle monete, per l’interessamento del Lord inglese, capì che erano valorose, decisi in uno di questi momenti di andare avanti con fiducia e senza dubitare………la mattina seguente mi misi all’opera (è non era lirica)…..tradussi le spiegazione, mi trasformai in un piccolo chimico, mescolai ingredienti e polverine, rigirai bene il silicone, pressai con fermezza il composto….ne usci un primo intento che non mi convisse affatto…….avevo ripetuto l’operazione per tre volte, al finale una bellissima copia dell’originale era tra le mie mani pronta per essere spedita…..busta a palline, pacchettino anti urto, indirizzo e via……. Sir. George H. Westhot per quel che avevo trovato come informazione generale era  un anziano  che sfiorava gli 80 anni, proveniva da gli Westhot una nobile e ricca  famiglia inglese il cui capostipite John Westhot venne creato duca di Noptfolk dal re Ricademo II d'Inghilterra nel 1583. La famiglia divenne nobile dal XIV secolo e durante il Regno d'Inghilterra ebbe il titolo più alto tra la nobiltà. Dopo lo Scisma anglicano molti Westhot rimasero ancorati alla fede cattolica come tratto distintivo della famiglia……potevo ben dire che ero in processo di trattative con un nobile inglese…….provai subito il whisky, mi sollevò la morale per completo, ottimo aroma, morbido, con massicce note di cereali, amalgamate a un velo di caramello e leggera vaniglia, accompagnate da agrumi acerbi…… presente un leggero fumo, accanto a una discreta nota speziata. Con un po’ di ossigenazione, compare un nitido tratto di frutta secca, particolarmente nella declinazione delle mandorle, ma anche nocciole…….cosi riporta nelle varie degustazioni realizzate da professionisti……….CI CREDO….il seguente passo era aspettare, è aspettai……i giorni passarono, passarono anche le settimane e anche alcuni mesi, non sono uno che si distingue per avere pazienza però mi cullavo dal fatto che le monete erano in mano mia, quindi nessun problema……..dopo tre mesi esatti ricevette una email dove mi si indicava che dopo la ricezione della moneta fasulla l’interesse nelle monete si era ancor più consolidato  , si scusava per la tardanza ma per motivi di salute non aveva risposto prima, finalizzava dicendo se era mia intenzione fare un viaggetto a Londra per conoscerci di persona e cosi concludere l’affare……….un affare che ancora non aveva prezzo…..ero stato a Londra altre 5 volte, quindi più o meno sapevo quello che avrei trovato, nel primo cerchio tutto fiori e rose nel secondo cerchio solo fiori, tutto il resto il contrario dei due primi cerchi….una città senza sapore e senza odore, non mi affascinava più di tanto il fatto di pernottare li per più di una settimana……però del resto dovevo andare, decisi di partire dopo la primavera, sapevo che prima di freddo ne avrei preso a bizzeffe…..inviai una ennesima email confermando la mia partenza e con ansia aspettavo istruzioni, data indicativa finale Giugno, nel frattempo scorreva Marzo e anche da noi il freddo non era affatto pacato…..queste furono le istruzioni ricevute……partenza primi giorni di Luglio in volo diretto da Catania; volo, prenotazione hotel e spese varie tutto a carico di sir. GEORGE ……una pacchia……un unico consiglio personale era quello di portare con me una delle monete possibilmente appesa al collo    con una catenina d’oro il tutto per evitare problemi doganali e di sicurezza, cosi feci……la pioggia mi accolse con allegria, brutto tempo di merda londinese, un manichino biondo con cappello da autista ed un cartellino con il mio nome mi aspettava ad Heathrow, mi salutò con un “bongiorno” londinense, portava con se un traduttore elettronico e si comunicava con me con quell’attrezzo, la mia collanina me la tolsi appena fummo in macchina, un Mercedes non so che tipo, mi sedetti avanti, e lui rideva……..arrivammo al Langham Hotel prima di mezzogiorno,  percepì con facilità che l’hotel era proprietà di lord George, la registrazione già era stata fatta  anteriormente….. qualcuno mi venne a trovare in camera era un ragazzo italiano, molto inglese, mi spiegò quello che c’era da spiegarmi…… la camera un sogno, salottino, grande camera da letto, balcone sulla Marylebone….vista meravigliosa, champagne e cesta con frutta, mi sentivo un aggraziato…….karl, cosi si chiamava, mi spiego in dettagli quello che dovevo fare, mi fece notare che i tempi a Londra si rispettano e gli orari si onorano……alle 3 del pomeriggio sir. George si sarebbe incontrato con me, un autista mi venne a prendere alle 2 in punto, da li partimmo e quindi arrivammo ad una immensa villa, impressionantemente bella però fredda….la collanina con la medaglia l’avevo nascosta dentro un calzino, mi portarono in un salotto immenso, poltrone in cuoio trapuntato  mi accolsero ed io ne approfittai, mi offrirono un whisky e si caso mai avessi preferito un sigaro mi pregarono di non fare complimenti, accesi un Partagas con tutta la mia modesta esperienza, con una taglierina a forma di testa di cavallo feci un taglio preciso e diritto, lo accesi maestralmente con un fiammifero lungo , quella poltrona mi avvolse come una madre avvolge un figlio, non ero preoccupato, ero si  padrone della situazione, mi sentivo comodo e contento, stavo sperimentando qualcosa che mi permetteva rendermi conto di quello che realmente ero…….la moneta li, dentro il calzino non si muoveva……  Partagás è una delle marche di sigari cubani più famose ed apprezzate nel mondo, oltre che una delle più antiche. Fondata nel 1845 dal catalano Jaime Partagás ebbe fin dall'inizio una discreta notorietà, tanto che venne coniato il suo motto conosciuto da tutti gli appassionati di avana, PARTAGAS Y NADA MAS…… *SEE WITH WITNESS THAT SELL THE CUBANS SIGARTS*…..disse una voce calda e profonda dietro di me, non mi alzai, girai la testa con normalità e mi ritrovo davanti una persona alta però china su se stesso, gli risposi che i sigari erano una delle mie passioni, Karl tradusse impeccabilmente………si sedette accanto a me,   mi alzai gli strinsi la mano e pronunciai il mio nome, lui sorrise in segno di amicizia e mi disse : *I want you to tell me the story of the coin*…….parlammo per circa un ora, entrammo in sintonia, mi inspirò  fiducia e la sua presenza mi causava tranquillità, mi chinai come per prendere qualcosa dal suolo, lui non mi tolse lo sguardo di dosso, alzai il pantalone, abbassai il calzino, presi la moneta compresa di catenina e gliela servì nella sua mano  sinistra, con la destra tirò fuori da un taschino una piccola lente di ingrandimento è revisionò con cura maniacale quella moneta….la stanza si fece eco di un silenzio assordante, i miei puff voleggiavano  azzurini,  inondando quel salotto di un buon aroma anche selvatico, Karl mi verso il secondo wysky…….ad un tratto lord George si alzò mi chiese che lo accompagnassi, percorremmo dei corridoi che ci condussero ad una stanza,     aprì una enorme porta (credo blindata)……mi mostrò senza indugio una  parte della sua collezione di monete romane, erano cosi belle anche nella sistemazione ……..poi mi disse: *your 5 coins are the finishing touches of my collection, they are very rare coins and they have a very high value, think well what you do with them* .......dopo la traduzione qualcosa scattò nel mio cervello, qualcosa che mi fece dire:…….*questa moneta  gliela regalo come simbolo della mia amicizia*…… l'amicizia è un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone, caratterizzato da una rilevante carica emotiva   In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la sincerità, la fiducia, la stima e la disponibilità reciproca il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno…….lo feci è non me ne pento, lui sorrise però non parlò…….non parlammo mai di prezzo ne di condizioni, una sola cosa mi disse con autorità, voglio per me le altre 4 monete a qualunque prezzo…….dopo per ragioni che non capivo mi strinse la mano e mi ritorno indietro la mia collanina, io sganciai la moneta e gliela rifilai nel taschino del suo gilet, ci salutammo con l’impegno di rivederci il giorno dopo……karl mi accompagno fino all’uscita, una fila di ritratti di grande dimensione  decoravano  i corridoi, Karl si dimostro un valido anfitrione, mi diede alcuni consigli è mi invito a fare insieme un giretto per Londra,  ….five o’ clock tea   «tè delle cinque»,  tè servito verso la metà del pomeriggio con salatini o pasticceria una tradizione che sussiste, per me era meglio un altro whisky ……nel tardo pomeriggio mi accompagnò al hotel con  dei suggerimenti, un autista era a mia disposizione, qualunque cosa desiderassi bastava chiederlo direttamente al  centralino, tutto era compreso nell’ospitalità da loro dimostrata,……in tarda serata feci sosta al bar del hotel, la sala fumatori era ospitale e con una vasta gamma di sigari cubani ne presi non più di uno (non volevo fare il cafone)……un ST. LUIS REYES ROBUSTO ……mi svolto e rivedo karl, mi faceva segno di seguirlo, ci accomodammo in un salottino privato….mi portava i saluti di LORD GEORGE , mi diede una busta,…*questo gli potrà servire per acquisti ed altro, non se la prenda a male è un regalo del sig. George, lui ha apprezzato molto il suo cenno e la sua fiducia,*……. mi promise che domattina mi veniva a prendere, il sig. George mi aveva invitato nella sua tenuta di campagna per un pomeriggio dominicale….ci vediamo domani dopo mezzogiorno……..la busta era gonfia, anche la curiosità……..quei 10.000 sterline mi fecero gola….tutta la notte dormi come un ghiro……….. Regent Street fù il prossimo destino mattiniero, mi alzai presto, colazione con salmone e cipolla fresca, champagne (vero champagne) bacon, toast di prosciutto e niente brodo di caffè…….e vai……shopping sfrenato alla ricerca di qualcosa di elegante, ultima tappa Sautter Cigars, mica mi potevo presentare come uno qualunque…….il mio autista   non apri bocca, io a mala pena mi facevo capire…….prima di mezzogiorno ritornai al hotel, appena una doccia, indossai gli abiti nuovi, sigari in tasca….scesi alla hall, Karl era li assaporava un tè……io mi scusai per la tardanza, partimmo e percorremmo 1 ora di strada……… essere “signori" lo si deduce dal comportamento, classe, movimento e linguaggio, il denaro fà solo l'uomo più grande di ciò che in realtà è l'essere se stessi invece, nelle maniere più consone del saper vivere, rispettare sìa scelte che decisioni di altre persone rende all'uomo un'icona di signorilità, il comportamento è innato, tentare di cambiare ciò che si sente dentro equivale a forzare un innato senso di se stessi….. credo altresì che lo stile di ognuno di noi ci rende "differenti" da ogni altra persona al mondo……..è decisi di essere me stesso, mi rimanicai la nuova camicia da 200 sterline, accesi un sigaro, scesi dalla macchina è gridai….*gud moning mai frend, come và la vitaccia…????*...Lord George, scoppiò in una risata…..eravamo seduti fuori in una bellissima veranda sul tavolo tramezzini e champagne…..Lord George mi chiese un sigaro, mi  fece sentire felice, lo accese con eleganza, mi raccontava che fù presidente del CIGAR LONDON CLUB per più di 20 anni, adesso fumava di rado …….mi invitò  ad accompagnarlo in una passeggiatina, voleva dirmi qualcosa, Karl ci segui come un cane fedele…..mi parlò solo di monete…….Sir George era vedovo, la moglie, una ricca ereditiera, morì anni addietro causa   una funesta malattia,  dal  loro matrimonio nacque una figlia, CLAIRE,   viaggiava a più non posso per il mondo intero…….secondo me, Lord George soffriva di solitudine…….volle spiegarmi per filo e per segno tutte le mosse che dovevo fare per riportagli le 4 monete mancanti, ad operazione compiuta  mi assicurava  in un conto corrente,  in una delle sue banche, la quantità di 1.000.000 di sterline……mai in 30 anni di fumatore    avevo respirato il fumo del sigaro, in quel preciso attimo lo feci….brutta esperienza…….acconsenti in tutto, oramai la mia fiducia si era consolidata, l’operazione si doveva portare a termini nel tragitto di un anno, ogni 3 mesi dovevo intraprendere un viaggio, attenendomi a delle osservazioni   che lui mi aveva dato…….l’indomani salì nel primo volo, prima di partire Karl mi fece  firmare alcune carte relative al mio conto aperto in una agenzia cui socio maggioritario era sir George, si trattava di un primo deposito di 100.000 sterline, il resto ovvero 900.000 sterline    sarebbero depositate in quote di 225.000 mila sterline   ad ogni    momento che fosse consegnata   una moneta   …… Il British Museum,   è uno dei più grandi e importanti musei della storia del mondo…. è stato fondato nel 1753 da Sir Hans Sloane, un medico e scienziato che ha collezionato un patrimonio letterario e artistico nel suo nucleo originario: la biblioteca di Montague House a Londra, in seguito acquistata dallo Stato britannico per ventimila sterline e aperta al pubblico il 15 gennaio 1759 Il museo ospita circa 8 milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell'umanità dalle origini alla contemporaneità…. si trova in Great Russell Street, il fondatore fù parente lontano di Sir George……il mio arrivo in ITALIA fù silenzioso, cercavo ad ogni momento di comportarmi  come sempre, per il momento mi potevo considerare un milionario novello, però credetemi dormivo più del solito…..quasi giornalmente sir George mi scriveva commentandomi alcune cose e inviandomi saluti, gli promise che nel prossimo viaggio gli avrei portato un dono siciliano, andava matto per il gusto del cannolo………per il tempo restante, ad un lasso di tre mesi, le monete arrivarono puntualmente a suo destino, i miei soldi furono depositati puntualmente nel mio  conto corrente londinese, decidi per cose del momento lasciarli a Londra mi dava l’impressione che stavano sicuri…..l’ultima volta che vidi Sir George mi presentè con un vassoio di veri cannoli siciliani, lo accettò moltissimo, mi abbracciò e mi salutò con allegria……. Sir Lord George H. Westhot morì, afferrato alle sue monete, accasciato in avanti dopo aver sbattuto la  testa contro l’imponente scrivania, il buon senso e la sua passione non lo abbandonarono mai, mori spavaldo, integro e umanamente felice, il cuore è imprevedibile come imprevedibile è la vita………. io non cammino più, adesso volo, mi sposto in silenzio amalgamato   dentro le fiammate del mio mare, volo aggrappato alla sabbia in balia di un venticello di ponente o di tramontana…..mi muovo al ritmo della mia musica tra le belle arie  della Tosca,  sopra un sussurro di inquietudini e piacevolezza…. aggrappato alla vita, più che mai, mi muovo scolpendo forme piene di libertà, le sabbie dorate sono il mio veicolo naturale, le mie spoglie fanno un tutt’uno contorcendosi,  marcando linee e curve, le DUNE ne sono il risultato ……. LA VITA DOPO LA MORTE E' "INEVITABILE" PER CONSEGUENZA LOGICA E STATISTICA.…….viva la vita………!!!!!




……come tributo alla sua fervente passione per la monete antiche  romane, la direttiva del museo gli accordo uno spazio o meglio uno stanzone per esporre la sua famosa collezione, prima di morire Sir Lord George H. Westhot lascio come testamento tutta la sua collezione al British Museum, attualmente questa collezione è valorata in circa 1000 milioni di sterline…..!!!!!









agosto 2017

le dune


sabato 25 giugno 2011

giovedì 23 giugno 2011

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martedì 21 giugno 2011


....san Calò 2011....!!!!











sabato 18 giugno 2011

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domenica 10 aprile 2011






......igor mitoraj..........!!!!!!!!!!!

giovedì 7 aprile 2011

.....neve 2010.....!!!!!!!!!!!!!!!





.....lenta la neve, fiocca, fiocca, fiocca,
senti: una zana dondola pian piano.
Un bimbo piange, il piccol dito in bocca,
canta una vecchia, il mento sulla mano.......