***I processi fermentativi e di degradazione dei componenti della parte “dinamica” del tabacco possono avvenire ad opera di diversi fattori: la luce, l’aria (ossigeno) e la flora batterica. Nel processo di affinamento dei sigari, in quanto materia organica, ciò che avviene è un progressivo passaggio da sostanze complesse come gli amidi e gli altri polisaccaridi presenti a sostanze zuccherine più semplici (monosaccaridi) che spesso possono avere un gusto “dolce” a differenza dei polisaccaridi (amidi, cellulosa) che percepiamo come “non zuccherine”. L’umidità e la temperatura “caraibica” in realtà servono alla flora batterica per innescare una rapida proliferazione e la conseguente degradazione delle specie chimiche più complesse fino ai prodotti più semplici come anidride carbonica e acqua. Gli olii e le sostanze aromatiche possono essere soggette a volatilizzazione, in caso di prolungata esposizione a temperature elevate, o a degradazione ad opera dell’ossigeno atmosferico. Comunque, anche dal punto di vista chimico, è molto difficile prevedere l’evoluzione di un sigaro e i tempi e le condizioni necessarie affinché si possa raggiungere il massimo in fatto di caratteristiche organolettiche.
venerdì 6 giugno 2008
........opinioni CCA....!!!!!
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