martedì 1 luglio 2008

Noveporte.





Il Fumo è strettamente legato al sentimento del Sacro. Per la sua essenza inafferrabile; per la tendenza a salire verso l'alto e sparire, esso attua un immediato, metaforico richiamo alla natura divina. Fumo di sacre pipe, fumo di antichi sciamani, fumo di incensi orientali ed occidentali. Si potrà obiettare che l'impulso mistico sia conferito dall'odore piuttosto che dalla presenza evanescente del fumo, ma così non è. Vi immaginate i sacerdoti in San Pietro rivolgere all'officiante ed al Sacramento un diffusore di invisibili aromi al posto del fumante incensiere?

L'attrazione che l'uomo prova per il fumo è determinata quindi da molteplici componenti:

  • L'effetto psicotropico, più o meno blando per i tabacchi e via via più intenso nella zona degli stupefacenti.
  • Il conforto che il fumatore trae dagli stessi oggetti del fumo e dai suoi accessori: dal contatto e dalla manipolazione di una pipa e del suo corredo, di una sigaretta e di un accendino.
  • Il piacere immediato del palato e del naso.
  • L'insondabile gratificazione del fumo in se stesso, dovuta alla sua citata carica simbolica. Chi tra di voi accenderebbe il suo tabacco al buio? Non avrebbe senso fumare privandosi della vista del fumo vergine che sale azzurrino dalla brace, delle grigie volute che la bocca restituisce con un gesto creatore.



...tratto dal: CAVALLERESCO ORDINE DELLE NOVE PORTE.

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