……………... le tabaccherie avevano la gloriosa insegna ovale di ferro smaltato che ne testimoniava la funzione di appalto per la vendita di sali e tabacchi del monopolio di Stato e, in effetti, vendevano poco d'altro.
………………….. le sigarette Alfa e le Nazionali si vendevano anche sfuse in piccoli sacchetti di carta che ne potevano contenere fino cinque. Anche se comprarle una alla volta non rendeva l'acquirente particolarmente popolare agli occhi del tabaccaio, ricordo che miei compagni di scuola lo facevano per conciliare la voglia di fumare con i pochi soldi in tasca di cui disponevano.
………………... imperavano i trinciati nazionali - forte, medio e leggero- confezionati malamente con la stagnola in pacchetti rettangolari, scomodissimi, simili ad un pezzo di sapone sottile.
………………...Il trinciato forte, in particolare, era micidiale. Circolava la battuta che fosse il più potente insetticida contro le pulci, se mescolato a polvere di marmo. I famigliari insettini, annusandolo, non avrebbero potuto evitare di starnutire clamorosamente e sbattere così la testa contro il marmo con una zuccata fatale.
…………………………. i tabaccai sono una specie in via di estinzione. Al loro posto, si aggirano dietro i banchi degli spacciatori di sigarette in pacchetto: giovanotti e ragazze che di sigari e tabacchi non sanno nulla. "Le vuole morbide o dure?" cinguettano, esibendo la loro alta competenza professionale. Nelle prestigiose vetrine di storici tabaccai hanno rimpiazzato bellissime pipe ed eleganti accendisigari con pupazzetti ed altre cianfrusaglie inguardabili
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