LE DUNE
Romanzo corto parzialmente veridico
La suoneria della mia sveglia non si fece aspettare……. è affannosamente valido, chi ti consiglia che alle 7 del mattino sia l’ora
giusta per alzarti è giostrare quel monotono, con piacere, piano che mettevo in atto religiosamente tutte le
domeniche……..un bel bicchierotto di acqua tiepida con aggiunta di bicarbonato (una punta di cucchiaino),
fa si che si risveglino quei maledetti intestini pigri che mi accompagnano da
una vita…a seguito un bel tazzone di brodo di caffe, antitesi del tipico caffè
da bar e un paio di biscotti integrali mi rinfrancano da quel imbambolimento
mattiniero che nel fondo tutti ne siamo
presi…….la Domenica è un giorno speciale anche per coloro che cercano nel
niente un qualcosa che non ne vale la pena…….io cercavo quel niente nella mia
solita e quotidiana passeggiata in riva al mare, quel mare che coscientemente
mi dominava e con il suo effluvio
mi energizzava poeticamente più di tante
altre cose….mi eccitava il fatto puerile di dovere camminare per 2 ore
consecutive percorrendo quel tratto di spiaggia incantevole e semplicemente
piacevole, un rinfrancamento per l’animo, per l’intelletto, suscitandomi un senso di benessere, di
godimento interiore: un effluvio, un profumo, un venticello, purché lieve, non molesto; con il cielo sereno e temperatura gelide; Gennaio è
un mese freddoloso, sabbie fredde e acqua gelida non fanno comunione con i miei
piedi scalzi, non capisco però il fatto che l’acqua sia più calda della sabbia,
sarà un problema di fisica applicata o di densità irragionevole dei due elementi tirati in causa……..comunque
sia, mi eccitava (lasciando il sesso
fuori) il fatto di sentire le due temperature differenti al contatto dei miei
sensibilissimi plantari…….camminavo e respiravo, ascoltavo e vedevo , percepivo
e assorbivo attimi e momenti, a volte musica messicana o semplicemente quel
brano d’opera lirica che tanto mi appassionava ……il tutto mi rendeva avido di conoscenze
o semplicemente critico di qualche mattiniero passante che incontravo nel mio tragitto…….LE
DUNE, un tratto di spiaggia dopo Cannatello è prima del vero san Leone ….un
posto semplice, piacevole, e minimamente selvaggio, violato solamente da una
dozzina di piccole edificazione che si affacciano sullo sfondo, con il
fine egoistico di mantenere una visuale diretta sul quel mare che li rimprovera
ad ogni secondo per l’oltraggio subito, cose assurde che succedono nell’Agrigentino……camminavo
sospirando aria buona e fedele, camminavo osservando e criticando (un dono genetico), però godevo e allo stesso
tempo mi congratulavo con chi in quel momento non faceva atto di presenza,
camminavo però osservavo, desideroso di trovare, di ricevere qualche dono
del mare che riempisse le mia innata curiosità…… raccoglievo legnetti usurati , conchiglie stravecchie, pezzetti di terra
cotta quali esempio di resti di antichi (forse) manufatti romani, ( con
ipotetico riferimento alle guerre
puniche ) quel tratto di mare si valorizza per avere nel suo ventre centinaia
di relitti testimonianza veridica di guerre marinaie passate, però, che ancor
oggi si continuano a rileggere nei testi scolastici…… manici di anfore,
frammenti di vasellame, di tutto per
esaudire la mia voglia di scovare in loro un fulmine di notizia……il mare
movimentato mi accompagnava, mi
rilassava energizzando mente e spirito……un vecchio, ceco di un occhio, mi riconosceva
e dopo
il suo saluto scambiavamo quattro chiacchere, arrivava da Vittoria nel
ragusano, era appassionato di ricerche marinare, con il suo rudimentale cerca
metalli setacciava a più non posso gran parte della spiaggia, mi incuriosiva la sua pala da
muratore, bucherellata a modo di scolapasta, gli rendeva più facile la cernita
della sabbia, specialmente quando la sua destrezza lo portava a cercare nelle
basse acque del bagnasciuga, mi raccontava delle sue avventure sul litorale sud
della Sicilia, da Sciacca fino ad arrivare a Pozzallo; monete, piccoli oggetti
metallici erano i suoi preferiti, però si accontentava anche di monete attuali
quali euro e anche vecchie lire……..io per il resto camminavo con gli occhi in
giù, la mente in alto, i polmoni saturi di buona aria e allegro canticchiavo un
qualunque brano della Tosca, Puccini fù un genio…..quella domenica odorava un
buon vento, il buon profumo di alghe fresche
mi allietava enormemente, prolungando cosi la loro fragranza……..un venticello soffiava
leggermente da dove calava il sole, forse un ponente o una tramontana…..io
camminavo, semplicemente camminavo, affondavo leggermente i piedi nella fredda
sabbia oramai con destrezza, non stancavo……camminavo fiero sicuro e
altivo……quell’attimo fu fatale…….. mi incuriosi un pezzetto di qualcosa che
spuntava dalla sabbia per circa 3 0 4 cm, qualcosa di rettangolare direi 3 cm
di largo, lo taste con il dito grande del piede destro, era morbido è a primo
esame non feci altro che camminare per altri 10 metri, mi fermai incuriosito,
tornai indietro, mi sono chinato cercando di scoprire l’oggetto in questione,
con il dito indice allontanai la sabbia tutto intorno, sembrava un oggetto non
comune, un pacchettino, qualcosa di non usuale….. conoscevo abbastanza
bene quel posto, erano anni oramai che ricorrevo quelle spiagge per ore………… adesso
le mie
mani affondavano di più fino ad arrivare alla sua base, lo disterrai
facilmente, era qualcosa di curioso……….dopo la passeggiata mi era abitudine
visitare un piccolo bar nella zona turistica di SAN LEONE, oramai ero un
assiduo cliente, non necessitavo neanche chiedere, appena arrivato,
la mia birra già era sul tavolo bella
fredda e rinfrescante, dopo due ore di camminata bisognava anche attendere le
necessità del corpo, mi sedevo quasi sempre nello stesso tavolo (se era libero),
accendevo un sigaro, generalmente di piccole dimensioni, un Mareva o al massimo
un Robusto, il mio gomito sinistro doveva, per ragioni di comodità, appoggiarsi
sul bordo di una piccola ringhiera di ferro, facilitandomi così il giusto gioco
del sigaro stretto tra indice e medio……quella mezz’ora volava liscia………
piazzetta Aster la frequentavo anche da piccolo, mio padre lavorava sul posto,
un paio di volte l’anno mi deliziava portandomi con lui, ricordo a pieno quei
grossi coni doppi di granita, scolavano
da tutte le parti, indimenticabile la dolcezza e il profumo dei limone……..oggi
è un luogo caotico specialmente i fine settimana, quantità di giovani vi si
concentrano cercando qualcosa che li faccia stare bene, la
gioventù ha cambiato tantissimo è sono sicuro che continuerà a cambiare, come
tutto del resto, l’immenso Leonardo diceva: ”Acquista cosa nella tua gioventù
che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver
per suo cibo la sapienza, adoperati in tal modo in gioventù, che a tal
vecchiezza non manchi il nutrimento”.……..disterrai quel pacchetto dalla sabbia,
a prima vista era ricoperto da una spessa cappa di alghe e materiali marini, le incrostazioni erano
diventate solide e di svariata colorazione….in
quel momento non cercai neanche di ripulirlo, per il ritorno mi aspettavano
altri 4 km da percorrere…….lo avvolsi in un sacchetto di plastica trovato più
avanti, è continuai a camminare, questa volta più veloce, la curiosità di conoscere il contenuto di quel
misterioso pacchettino era smisurata……la sosta al bar quel giorno non la feci,
avevo deciso un'altra rotta, l’ interesse
di aprire il mio “tesoro” incontrato era
tanta…….la curiosità, la cosa importante è di non smettere mai di
interrogarsi…… la curiosità esiste per ragioni proprie, non si può fare a meno
di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita,
la meravigliosa struttura della realtà, basta cercare ogni giorno di capire un
po' il mistero, non perdere mai una
sacra curiosità……ed io non la persi, appena arrivato sistemai il banco di
lavoro; usando cutter, forbici, pinze….rimossi il primo strato, mi apparve
della tela in cui era involto l’oggetto, una tela biancastra scolorita, un
bianco sporco, fradicia e spessa, legata come per ricoprire l’oggetto stesso, feci
molta attenzione nel rimuoverla percepivo che si trattava di qualcosa di molto
antico, di sicura appartenenza ad un passato remoto, qualcosa che riguardasse
gli avvenimenti del mondo del mare Mediterraneo……..forse documenti, cartacce,
gioielli o semplicemente alghe secche……..capirai le sorprese che ti riserva la
vita….la sorpresa anch’essa è una
energia, uno stato emotivo conseguente ad un evento inaspettato o contrario
all'aspettativa di chi lo sperimenta, dura pochi istanti ed è in genere seguita
da paura o gioia…..un momento ineffabile, come ineffabile è la vita, stavo in
quel momento sfogliando il libro della mia vita, una pagina, ovvero la prossima, piena di nuovi
avvenimenti e appassionate avventure……scopri ad un tratto la vera forma di
quell’oggetto: un borsello di cuoio grezzo straformato e incanutito dal tempo e
dalle inesorabilità della natura…..lo apri con delicatezza, in quelle 5
suddivisioni interne vi erano nascoste 5 monete…..fermai l’alito, inghiotti
tanta saliva da rimanere a bocca asciutta, ci voleva una birra, la curiosità
era stata soddisfatta, restava adesso lo sbalordimento, tirai fuori una delle 5
monete, non brillava però neanche era
opaca, con la punta di un cutter raschiai per 1 mm il bordo, usci fuori
la luce, una brillantezza innata…….ERA ORO!!!!...... perché non si può dubitare del dubbio
stesso…. non avere nessuna certezza, dà per scontata la certezza che non vi
sono certezze…..ero profusamente confuso, pensieri e sogni occuparono la mia
testa, dovevo agire con un criterio di saggezza…….la moneta si presentava
pesante con un diametro di 3,5 cm, ad un lato 3 cavalli con le lettere “R” “C” nel rovescio la testa di un uomo barbuto
con capelli crespi, in testa forse una coroncina di alloro con la
scritta**********…..tirai fuori le altre 4, in sostanza tutte uguali…..non ripulì
l’interno, solamente lo scrollai per far uscire sabbia e sporcizie, rimise la
monete al loro posto ripiegai il bordo del borsello e conservai il tutto dentro
di un'altra busta……….avevo trovato un tesoro…. la ricerca del tesoro nascosto è
un tema comune nella leggenda e nella finzione, ma anche nella vita reale
esistono cacciatori di tesori…… il tesoro sepolto è una caratteristica
importante delle credenze popolari relative ai pirati …..secondo la concezione
popolare, i pirati spesso seppellivano le loro fortune rubate in luoghi remoti,
con l'intenzione di tornare in un secondo momento a dissotterrarli, spesso
mediante l'uso di mappe del tesoro…….mi trasformai in un pirata….stabilendo il
punto esatto dove nascondere il mio tesoro senza prima tirare fuori una delle
monete per ulteriori indagini……..Google mi fu di grande aiuto…….Londra, è una
splendida città (non di mio gradimento),
una città in continua evoluzione; chi ha avuto la possibilità di visitarla
diverse volte nell’arco degli ultimi dieci o venti anni si è potuto rendere
conto di quanto velocemente e drasticamente stia cambiando e di come sembra non
essere intenzionata a fermarsi… una
città un tempo lontana, geograficamente e culturalmente, che ora sembra quasi
essere un’altra provincia italiana, complice ovviamente il grande flusso
migratorio degli ultimi anni, ma che resta una città per molti difficile da
vivere, nonostante la sua indubbia bellezza……. dopo accurati ricerche su Google, senza
ottenere un risultato soddisfacente, mi sono dedicato a cercare famosi
collezionisti di antiche monete…….fra tante e-mail inviate, poche sono state le
risposte, tra queste uno a cui secondo altre ricerche e altre email, sarebbe
interessato a revisionare le mie monete, allora dico: è la fiducia dove la
mettiamo…???... la fiducia può essere definita come un'aspettativa di
esperienze, maturata sotto condizioni di incertezza, ma in presenza di certe
circostanze si potrebbe entrare nel campo della speranza, del resto non mi
restavano molte alternative se volevo
far conoscere a qualcuno il mio tesoretto…..dopo svariate e-mail di
andate e di ritorno mi ritrovo con un tale milionario un certo Sir Lord George H. Westhot, proprietario di:
svariati hotel a 5 stelle a Londra, fabbriche di qualsiasi tipo, è quello che più
mi importava, era un acerrimo collezionista di monete antiche romane,
informazione ricavata da svariate ricerche ……l’ultima sua e-mail ricevuta mi
chiedeva una costatazione visuale e di presenza delle mie monete, però prima
voleva che gli inviassi una copia fedele di una delle monete a realizzarsi con
uno stampo, e con dei materiali speciali che lui mi avrebbe inviato da Londra,
entrano in gioco, il dubbio, la fiducia, la speranza e quanto altro, unendo
queste sensazioni si potrebbe dire che siamo dinnanzi ad una confusione……..decido
sotto suo consiglio di fare delle fotografie in alta risoluzione ed inviarle ad
uno speciale indirizzo e-mail da lui fornitomi (mai capirò quello di speciale),
comunque visto è considerato che i rischi sono pochi decido farlo d’immediato……..piazzo
camera e cavalletto è faccio media dozzina di foto su tutti i lati delle monete
anche nei bordi……spedisco e ricevo a pochi giorni la seguente e-mail…..riassumendo
un poco……*I am very interested in his coins as well as seen in pictures please
follow the steps I will give him in order to get in touch for any transactions
thank you*………….la passione è dunque mania, in qualche modo dunque la passione
diventa didattica, marcando cosi il confine tra il lecito e l'illecito….è un
qualcosa che smuove, eccita e ricompensa sforzi e sacrifici……..io ne ero
contento, aspettavo altre email…..è altre email arrivarono, in pochi giorni mi
spedì un pacco contenente tutto il necessario per replicare in forma e misura
una delle monete, mi arrivò un arsenale con sostanze chimiche, desmoldanti,
induritori, paste al silicone, pennelli, spatole e un oggetto meccanico stampate
con le dovute spiegazioni…. cosa più che gradita, è qua la mia sorpresa, nel
fondo della scatola una bottiglia di BLUE LABEL, a conseguenza di un mio commento rilasciato in una delle tante
email, rapportato con il mio interesse al buon whisky scozzese…….ero solito
considerare che ognuno di noi ha uno spazio personale, il mio, una poltroncina
ad un lato di un tavolinetto in pregiato mogano con sopra un posacenere, una
mezzoretta di buona fumata (preferisco i sigari) sorseggiando un buon scozzese, bastavano per
riflettere sulla vita, adesso riflettevo su quelle monete, per l’interessamento
del Lord inglese, capì che erano valorose, decisi in uno di questi momenti di
andare avanti con fiducia e senza dubitare………la mattina seguente mi misi
all’opera (è non era lirica)…..tradussi le spiegazione, mi trasformai in un
piccolo chimico, mescolai ingredienti e polverine, rigirai bene il silicone,
pressai con fermezza il composto….ne usci un primo intento che non mi convisse affatto…….avevo
ripetuto l’operazione per tre volte, al finale una bellissima copia
dell’originale era tra le mie mani pronta per essere spedita…..busta a palline,
pacchettino anti urto, indirizzo e via……. Sir.
George H. Westhot per quel che avevo trovato come
informazione generale era un
anziano che sfiorava gli 80 anni,
proveniva da gli Westhot una nobile e ricca famiglia inglese il cui capostipite John
Westhot venne creato duca di Noptfolk dal re Ricademo II d'Inghilterra nel 1583.
La famiglia divenne nobile dal XIV secolo e durante il Regno d'Inghilterra ebbe
il titolo più alto tra la nobiltà. Dopo lo Scisma anglicano molti Westhot
rimasero ancorati alla fede cattolica come tratto distintivo della famiglia……potevo
ben dire che ero in processo di trattative con un nobile inglese…….provai
subito il whisky, mi sollevò la morale per completo, ottimo aroma, morbido, con
massicce note di cereali, amalgamate a un velo di caramello e leggera vaniglia,
accompagnate da agrumi acerbi…… presente un leggero fumo, accanto a una
discreta nota speziata. Con un po’ di ossigenazione, compare un nitido tratto
di frutta secca, particolarmente nella declinazione delle mandorle, ma anche
nocciole…….cosi riporta nelle varie degustazioni realizzate da
professionisti……….CI CREDO….il seguente passo era aspettare, è aspettai……i
giorni passarono, passarono anche le settimane e anche alcuni mesi, non sono
uno che si distingue per avere pazienza però mi cullavo dal fatto che le monete
erano in mano mia, quindi nessun problema……..dopo tre mesi esatti ricevette una
email dove mi si indicava che dopo la ricezione della moneta fasulla l’interesse
nelle monete si era ancor più consolidato
, si scusava per la tardanza ma per motivi di salute non aveva risposto
prima, finalizzava dicendo se era mia intenzione fare un viaggetto a Londra per
conoscerci di persona e cosi concludere l’affare……….un affare che ancora non
aveva prezzo…..ero stato a Londra altre 5 volte, quindi più o meno sapevo
quello che avrei trovato, nel primo cerchio tutto fiori e rose nel secondo
cerchio solo fiori, tutto il resto il contrario dei due primi cerchi….una città
senza sapore e senza odore, non mi affascinava più di tanto il fatto di
pernottare li per più di una settimana……però del resto dovevo andare, decisi di
partire dopo la primavera, sapevo che prima di freddo ne avrei preso a
bizzeffe…..inviai una ennesima email confermando la mia partenza e con ansia
aspettavo istruzioni, data indicativa finale Giugno, nel frattempo scorreva
Marzo e anche da noi il freddo non era affatto pacato…..queste furono le
istruzioni ricevute……partenza primi giorni di Luglio in volo diretto da Catania;
volo, prenotazione hotel e spese varie tutto a carico di sir. GEORGE ……una
pacchia……un unico consiglio personale era quello di portare con me una delle
monete possibilmente appesa al collo
con una catenina d’oro il tutto per evitare problemi doganali e di
sicurezza, cosi feci……la pioggia mi accolse con allegria, brutto tempo di merda
londinese, un manichino biondo con cappello da autista ed un cartellino con il
mio nome mi aspettava ad Heathrow, mi salutò con un “bongiorno” londinense,
portava con se un traduttore elettronico e si comunicava con me con
quell’attrezzo, la mia collanina me la tolsi appena fummo in macchina, un
Mercedes non so che tipo, mi sedetti avanti, e lui rideva……..arrivammo al
Langham Hotel prima di mezzogiorno, percepì
con facilità che l’hotel era proprietà di lord George, la registrazione già era
stata fatta anteriormente….. qualcuno mi
venne a trovare in camera era un ragazzo italiano, molto inglese, mi spiegò
quello che c’era da spiegarmi…… la camera un sogno, salottino, grande camera da
letto, balcone sulla Marylebone….vista meravigliosa, champagne e cesta con
frutta, mi sentivo un aggraziato…….karl, cosi si chiamava, mi spiego in
dettagli quello che dovevo fare, mi fece notare che i tempi a Londra si rispettano
e gli orari si onorano……alle 3 del pomeriggio sir. George si sarebbe incontrato
con me, un autista mi venne a prendere alle 2 in punto, da li partimmo e quindi
arrivammo ad una immensa villa, impressionantemente bella però fredda….la
collanina con la medaglia l’avevo nascosta dentro un calzino, mi portarono in un
salotto immenso, poltrone in cuoio trapuntato mi accolsero ed io ne approfittai, mi
offrirono un whisky e si caso mai avessi preferito un sigaro mi pregarono di
non fare complimenti, accesi un Partagas con tutta la mia modesta esperienza,
con una taglierina a forma di testa di cavallo feci un taglio preciso e
diritto, lo accesi maestralmente con un fiammifero lungo , quella poltrona mi
avvolse come una madre avvolge un figlio, non ero preoccupato, ero si padrone della situazione, mi sentivo comodo e
contento, stavo sperimentando qualcosa che mi permetteva rendermi conto di
quello che realmente ero…….la moneta li, dentro il calzino non si muoveva…… Partagás è una delle marche di sigari cubani più
famose ed apprezzate nel mondo, oltre che una delle più antiche. Fondata nel
1845 dal catalano Jaime Partagás ebbe fin dall'inizio una discreta notorietà,
tanto che venne coniato il suo motto conosciuto da tutti gli appassionati di
avana, PARTAGAS Y NADA MAS…… *
SEE WITH WITNESS THAT SELL THE CUBANS SIGARTS*…..disse una voce calda e
profonda dietro di me, non mi alzai, girai la testa con normalità e mi ritrovo
davanti una persona alta però china su se stesso, gli risposi che i sigari
erano una delle mie passioni, Karl tradusse impeccabilmente………si sedette
accanto a me, mi alzai gli strinsi la mano e pronunciai il
mio nome, lui sorrise in segno di amicizia e mi disse : *
I want you to tell me the story of
the coin*…….parlammo per circa un ora, entrammo in sintonia, mi inspirò fiducia e la sua presenza mi causava
tranquillità, mi chinai come per prendere qualcosa dal suolo, lui non mi tolse
lo sguardo di dosso, alzai il pantalone, abbassai il calzino, presi la moneta
compresa di catenina e gliela servì nella sua mano sinistra, con la destra tirò fuori da un
taschino una piccola lente di ingrandimento è revisionò con cura maniacale
quella moneta….la stanza si fece eco di un silenzio assordante, i miei puff
voleggiavano azzurini, inondando quel salotto di un buon aroma anche
selvatico, Karl mi verso il secondo wysky…….ad un tratto lord George si alzò mi
chiese che lo accompagnassi, percorremmo dei corridoi che ci condussero ad una
stanza, aprì una enorme porta (credo blindata)……mi
mostrò senza indugio una parte della sua
collezione di monete romane, erano cosi belle anche nella sistemazione ……..poi
mi disse: *
your 5 coins
are the finishing touches of my collection, they are very rare coins and they
have a very high value, think well what you do with them* .......dopo la
traduzione qualcosa scattò nel mio cervello, qualcosa che mi fece dire:…….*questa
moneta gliela regalo come simbolo della
mia amicizia*…… l'amicizia
è un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e
reciproco tra due o più persone, caratterizzato da una rilevante carica emotiva
In quasi tutte le culture, l'amicizia viene
intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la
sincerità, la fiducia, la stima e la disponibilità reciproca il tema
dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno…….lo
feci è non me ne pento, lui sorrise però non parlò…….non parlammo mai di prezzo
ne di condizioni, una sola cosa mi disse con autorità, voglio per me le altre 4
monete a qualunque prezzo…….dopo per ragioni che non capivo mi strinse la mano
e mi ritorno indietro la mia collanina, io sganciai la moneta e gliela rifilai
nel taschino del suo gilet, ci salutammo con l’impegno di rivederci il giorno
dopo……karl mi accompagno fino all’uscita, una fila di ritratti di grande
dimensione decoravano i corridoi, Karl si dimostro un valido
anfitrione, mi diede alcuni consigli è mi invito a fare insieme un giretto per
Londra, ….five o’ clock tea «tè delle cinque», tè servito verso la metà del pomeriggio con
salatini o pasticceria una tradizione che sussiste, per me era meglio un altro whisky
……nel tardo pomeriggio mi accompagnò al hotel con dei suggerimenti, un autista era a mia
disposizione, qualunque cosa desiderassi bastava chiederlo direttamente al centralino, tutto era compreso nell’ospitalità
da loro dimostrata,……in tarda serata feci sosta al bar del hotel, la sala
fumatori era ospitale e con una vasta gamma di sigari cubani ne presi non più
di uno (non volevo fare il cafone)……un ST. LUIS REYES ROBUSTO ……mi svolto e
rivedo karl, mi faceva segno di seguirlo, ci accomodammo in un salottino
privato….mi portava i saluti di LORD GEORGE , mi diede una busta,…*questo gli
potrà servire per acquisti ed altro, non se la prenda a male è un regalo del
sig. George, lui ha apprezzato molto il suo cenno e la sua fiducia,*……. mi
promise che domattina mi veniva a prendere, il sig. George mi aveva invitato
nella sua tenuta di campagna per un pomeriggio dominicale….ci vediamo domani
dopo mezzogiorno……..la busta era gonfia, anche la curiosità……..quei 10.000
sterline mi fecero gola….tutta la notte dormi come un ghiro……….. Regent Street fù il prossimo destino mattiniero,
mi alzai presto, colazione con salmone e cipolla fresca, champagne (vero
champagne) bacon, toast di prosciutto e niente brodo di caffè…….e vai……shopping
sfrenato alla ricerca di qualcosa di elegante, ultima tappa Sautter Cigars,
mica mi potevo presentare come uno qualunque…….il mio autista non apri bocca, io a mala pena mi facevo
capire…….prima di mezzogiorno ritornai al hotel, appena una doccia, indossai
gli abiti nuovi, sigari in tasca….scesi alla hall, Karl era li assaporava un
tè……io mi scusai per la tardanza, partimmo e percorremmo 1 ora di strada………
essere “signori" lo si deduce dal comportamento, classe, movimento e
linguaggio, il denaro fà solo l'uomo più grande di ciò che in realtà è l'essere
se stessi invece, nelle maniere più consone del saper vivere, rispettare sìa
scelte che decisioni di altre persone rende all'uomo un'icona di signorilità, il
comportamento è innato, tentare di cambiare ciò che si sente dentro equivale a
forzare un innato senso di se stessi….. credo altresì che lo stile di ognuno di
noi ci rende "differenti" da ogni altra persona al mondo……..è decisi
di essere me stesso, mi rimanicai la nuova camicia da 200 sterline, accesi un
sigaro, scesi dalla macchina è gridai….*gud moning mai frend, come và la
vitaccia…????*...Lord George, scoppiò in una risata…..eravamo seduti fuori in
una bellissima veranda sul tavolo tramezzini e champagne…..Lord George mi
chiese un sigaro, mi fece sentire felice,
lo accese con eleganza, mi raccontava che fù presidente del CIGAR LONDON CLUB
per più di 20 anni, adesso fumava di rado …….mi invitò ad accompagnarlo in una passeggiatina, voleva
dirmi qualcosa, Karl ci segui come un cane fedele…..mi parlò solo di monete…….Sir
George era vedovo, la moglie, una ricca ereditiera, morì anni addietro causa una
funesta malattia, dal loro matrimonio nacque una figlia, CLAIRE, viaggiava a più non posso per il mondo
intero…….secondo me, Lord George soffriva di solitudine…….volle spiegarmi per
filo e per segno tutte le mosse che dovevo fare per riportagli le 4 monete
mancanti, ad operazione compiuta mi
assicurava in un conto corrente, in una delle sue banche, la quantità di
1.000.000 di sterline……mai in 30 anni di fumatore avevo
respirato il fumo del sigaro, in quel preciso attimo lo feci….brutta
esperienza…….acconsenti in tutto, oramai la mia fiducia si era consolidata,
l’operazione si doveva portare a termini nel tragitto di un anno, ogni 3 mesi
dovevo intraprendere un viaggio, attenendomi a delle osservazioni che lui
mi aveva dato…….l’indomani salì nel primo volo, prima di partire Karl mi
fece firmare alcune carte relative al
mio conto aperto in una agenzia cui socio maggioritario era sir George, si
trattava di un primo deposito di 100.000 sterline, il resto ovvero 900.000
sterline sarebbero
depositate in quote di 225.000 mila sterline
ad ogni momento
che fosse consegnata una moneta ……
Il British Museum, è uno
dei più grandi e importanti musei della storia del mondo…. è stato fondato nel
1753 da Sir Hans Sloane, un medico e scienziato che ha collezionato un
patrimonio letterario e artistico nel suo nucleo originario: la biblioteca di
Montague House a Londra, in seguito acquistata dallo Stato britannico per
ventimila sterline e aperta al pubblico il 15 gennaio 1759 Il museo ospita
circa 8 milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale
dell'umanità dalle origini alla contemporaneità…. si trova in Great Russell
Street, il fondatore fù parente lontano di Sir George……il mio arrivo in ITALIA
fù silenzioso, cercavo ad ogni momento di comportarmi come sempre, per il momento mi potevo
considerare un milionario novello, però credetemi dormivo più del
solito…..quasi giornalmente sir George mi scriveva commentandomi alcune cose e
inviandomi saluti, gli promise che nel prossimo viaggio gli avrei portato un
dono siciliano, andava matto per il gusto del cannolo………per il tempo restante, ad
un lasso di tre mesi, le monete arrivarono puntualmente a suo destino, i miei
soldi furono depositati puntualmente nel mio conto corrente londinese, decidi per cose del
momento lasciarli a Londra mi dava l’impressione che stavano sicuri…..l’ultima
volta che vidi Sir George mi presentè con un vassoio di veri cannoli siciliani,
lo accettò moltissimo, mi abbracciò e mi salutò con allegria……. Sir Lord George H. Westhot morì,
afferrato alle sue monete, accasciato in avanti dopo aver sbattuto la testa contro l’imponente scrivania, il buon
senso e la sua passione non lo abbandonarono mai, mori spavaldo, integro e
umanamente felice, il cuore è imprevedibile come imprevedibile è la vita………. io
non cammino più, adesso volo, mi sposto in silenzio amalgamato dentro le fiammate del mio mare, volo
aggrappato alla sabbia in balia di un venticello di ponente o di
tramontana…..mi muovo al ritmo della mia musica tra le belle arie della Tosca,
sopra un sussurro di inquietudini e piacevolezza…. aggrappato alla vita,
più che mai, mi muovo scolpendo forme piene di libertà, le sabbie dorate sono
il mio veicolo naturale, le mie spoglie fanno un tutt’uno contorcendosi, marcando linee e curve, le DUNE ne sono il
risultato ……. LA VITA DOPO LA MORTE E' "INEVITABILE" PER CONSEGUENZA
LOGICA E STATISTICA.…….viva la vita………!!!!!
……come tributo alla sua fervente passione per la monete
antiche romane, la direttiva del museo
gli accordo uno spazio o meglio uno stanzone per esporre la sua famosa
collezione, prima di morire Sir Lord George H. Westhot lascio come testamento
tutta la sua collezione al British Museum, attualmente questa collezione è
valorata in circa 1000 milioni di sterline…..!!!!!
agosto 2017